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Dizion. 5° Ed. .
DIVORARE.
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pag.782
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DIVORARE. Definiz: | Att. Mangiare con ingordigia e con impeto; e con più tenue senso, Mangiare con avidità. Dicesi di animali rapaci, e in modo estensivo anche di persone. |
Dal lat. devorare. ‒ Esempio: | Dant. Inf. 6: Qual è quel cane, ch'abbaiando agugna, E si racqueta poi che il pasto morde, Che solo a divorarlo intende e pugna; Cotai ec. | Esempio: | E Dant. Parad. 27: Tale, balbuzïendo ancor, digiuna, Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 298: Ella fu prestamente divorata da molti lupi. | Esempio: | Bern. Orl. 63, 10: E 'l suo fratel vedendosi d'avante In gran periglio d'esser divorato, Un colpo trasse ec. | Esempio: | Car. Eneid. 3, 434: E dira
fame a tanto Vi condurrà, che fino anco le mense Divorerete. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 16: Ne' libri più favolosi è aggiunto, che 'l Minotauro nel laberinto divorava questi giovani. | Esempio: | Forteguerr. Cap. 201: O primo padre, che tristo lavoro Festi nel divorar quel pomo strano, Che ci ha ricolmi tutti di martoro! | Esempio: | Mont. Iliad. 15, 805: Alfin l'empio (il lione) Vi salta in mezzo (all'armento), ed una ne divora (delle giovenche). | Esempio: | Pindem. Poes. 407: E quelle d'or polente tanto ghiotte, Ch'io tordi ne disgrado e coturnici, E le delicatissime ricotte, Che il Dottor tuo fratello anch'ei divora. | Esempio: | Pap. L. Coment. 1, 109: Avendo questi consumato tutti i viveri, divorato tutti i cavalli e altri animali,.... dovettero pensare ad arrendersi. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., ed altresì figuratam. ‒ |
Esempio: | Fior. Virt. 54: Plato dice: la terra divora gli uomini, e il prodigo divora la terra. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 4: E chiaman lupi di più ingorde brame Da boschi oltramontani a divorarne. | Esempio: | Bern. Orl. 16, 3: Chi sel becca in un modo e chi in un altro, Ma sopra que' che sel divoran poi, Son re e genti di gran condizione. | Esempio: | Cellin. Pros. 9: Ci era molti giovani che, per il loro bel principio, pareva che questi promettessino molto gran bene, dei quali la maggior parte si divorò la morte. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 19: Dicendo a' Patresi alcuno: Gli Ateniesi v'inghiottiranno; rispose Alcibiade: Potrà ben essere, ma 'l faranno a poco a poco, e cominceranno dal piede; ma i Lacedemoni vi divoreranno a un tratto, cominciando dal capo. | Esempio: | Fag. Comm. 4, 306: Siamo stati improvvisamente attaccati alla coda. A.... Colle spade? O. Se fussero state spade, me le sarei divorate. |
Definiz: | § II. Per similit., Consumare affatto, Distruggere, e simili; detto di cosa, e più spesso di fuoco. ‒ |
Esempio: | Benciv. Aldobr. P. 80: Non tanto solamente per questa ragione possono i capelli cadere, ma per matera velenosa che mangia e divora la matera de' capelli, siccome per malattia che la fisica appella alopecia. | Esempio: | Vill. M. 375: Ardendo e divorando con ferro e con fuoco ciò che innanzi gli si parava. | Esempio: | Cellin. Pros. 18: Facendosi [l'opera] troppo calda, la viene a perdere le sue forze naturali, e diviene molle in modo, che il niello che ha la maggior parte di piombo, quel piombo comincia a divorare la tua opera, la quale sarà fatta di argento, o sì veramente d'oro; e per questa via tu perderesti le tue fatiche. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 2, 114: Per lo gran diluvio l'acque avevano divorato le sponde del ponte Rubaconte. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 345: La fiamma edace Fin dall'ime radici in suon tremendo Divorasse le selve. | Esempio: | Mont. Poes. App. 75: Libri... Che nel silenzio di fratesca cella La polve e 'l roditor tarlo divora. |
Definiz: | § III. E figuratam., per Annientare; ed altresì, riferito a persone e a stati, Ridurre a mal termine, Tormentare aspramente, Opprimere, e simili. ‒ |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 106: I buoni prati.... poca o nulla spesa richieggono. Il contrario è nelle vigne, imperocchè spesse volte divorano il frutto con la spesa. | Esempio: | Greg. Lett. Fed. 15: Nè ancora non volemo noi intralasciare il vescovo di Cattanea, per la cui predigalitade tu di' che quasi tutto il regno è divorato; ma se quella divorazione è già così fatta in tutto, onde sono rimase tante rimanenze a divorare? | Esempio: | Vill. M. 4, 265: Come le sette di Cicilia si divoravano insieme. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 75: Per essersi trovato allora cosa che per tanti anni divorò la repubblica. | Esempio: | E Dav. Tac. 1, 134: E non meno che lui, maladiva Remetalce, che così lasciasse i loro popoli divorare. |
Definiz: | § IV. E detto in particolare di affetti, passioni e simili, vale Travagliare l'animo violentemente, Agitare altrui per modo da distruggerlo, annientarlo. ‒ |
Esempio: | Libr. Similit.: Plato disse: il vizio della superbia divora le persone. | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 1, 420: Fatto d'Averno inesorabil mostro, Ad ognora Mi divora Qual io rivolga in te de' miei pensieri. | Esempio: | Monet. Poes. 343: Or mentre che la rabbia lo divora, Maledicendo i Turchi e l'Alcorano, Scende le scale. | Esempio: | Mont. Poes. App. 71: Più non veggendo l'amato che adora, Dassi in preda al dolor che la divora. |
Definiz: | § V. Pur figuratam., per Far perire, Uccidere, Sterminare; ma non userebbesi oggi che in poesia. ‒ |
Esempio: | Bibb. 1, 146 t.: Molti più erano quelli che l'albereto uccideva del populo, che quelli che furono divorati di coltello in quel dì. | Esempio: | Real. Franc. 14: Ognuno favellava del Cavalier Nero, che gli era quello che manteneva e' Cristiani, e divorava e' Saraini. | Esempio: | Tass. Gerus. 8, 70: Questo che divorò, pestifero angue, Il pregio e 'l fior della latina gente, ec. | Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 412: Ben nell'alto del ciel sembra talora Posarsi in sonno l'immortal possanza; Ma se quaggiù malvagità s'avanza, Al fin sua spada i peccator divora. |
Definiz: | § VI. Altresì figuratam. e poeticam., conforme al senso proprio latino, vale Ingoiare, Inghiottire, e per estensione Racchiudere dentro di sè, Contenere; detto più specialmente di voragine, o di cavità. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 31: Ma lievemente al fondo, che divora Lucifero con Giuda, ci posò. | Esempio: | Rucell. G. Orest. 135: Ahi cruda terra, come non apristi Un cieco speco, un tenebroso abisso, Per divorar sì scelerati amanti? |
Definiz: | § VII. Pur figuratam., riferito a ira, pianto, e simili, vale Contenere con sforzo dentro di sè, Impedire che abbia libero sfogo. ‒ |
Esempio: | Fosc. Poes. 123: Qui dianzi, e a gran fatica, io volli Dissimulando divorarmi l'ira Che nel cor mi rompea. |
Definiz: | § VIII. Neutr. pass. divorarsi Lacerarsi, Consumarsi, Struggersi; in senso però figurato. ‒ | Esempio: | Salvin. Odiss. 334: Certo a me si divora, mentr'io odo, Il caro cuor, quali voi dite cose I proci macchinare sciaurate. |
Definiz: | § IX. Divorarsi alcuno di checchessia, trovasi per Struggersene, cioè Desiderarlo in cuor suo ardentemente. ‒ |
Esempio: | Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 478: Sendo que' mille tutti preparati, Che di tal gita ciascun si divora, Prima che questi a caval sien montati, ec. |
Definiz: | § X. Divorare libri, scritture, e simili, vale figuratam. Leggerli prestissimo; e per lo più accenna ad appagamento dell'animo, o a curiosità della materia. ‒ |
Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 248: Quanto a la tragedia, io l'ho già letta, anzi divorata subito. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 24, 1, 5: Neanco [queste verità] le offerisco a leggere a chi divora i libri, ma a chi li trita e li mastica. | Esempio: | Pallav. Lett. 1, 62: Ricevere il componimento e il divorarlo con gli occhi e con l'intelletto, è stata una cosa stessa. | Esempio: | Magal. Lett. 211: Io che l'avevo di già divorato (un libro) la sera avanti,... gli feci osservare l'onorata menzione che vi si fa di lui. |
Definiz: | § XI. Divorare la via, la strada, e più generalmente qualsivoglia spazio, vale Farlo, Trascorrerlo, rapidamente;
Andare velocemente: e dicesi per lo più de' cavalli. ‒ |
Esempio: | Poliz. Rim. C. 24: E mentre di tal vista s'innamora La sciocca (la tigre), el predator la via divora. | Esempio: | Bern. Orl. 9, 82: Il conte Orlando dal ponte vien fuora, Che 'l suo nimico al tutto vuol pigliare; Ma benchè Brigliador la via divora, Pur con Baiardo non la può durare. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 39: Il Torquato (un cavallo) ci riesce alquanto fiacchetto. Il Moresco (altro cavallo) si divora le campagne co i rigni, e stracca il famiglio, che 'l mena, co i calci e con le braverie. | Esempio: | Soldan. Sat. 6: Di sei destrier, viepiù che neve bianchi, Che col corso divoran la Salaria. | Esempio: | Mont. Iliad. 10, 663: E flagella i corsier, che verso il mare Divorano la via volonterosi. |
Definiz: | § XII. Divorare con gli occhi checchessia, dicesi figuratam. e familiarmente, per Guardarlo con tanta avidità, da mostrare per gli occhi la brama ardente di esso. ‒ |
Esempio: | Fag. Comm. 4, 237: Ho dato loro (alle figlie) apposta quartiere lontano dalle finestre da via, acciocchè non abbiano occasione di stare in parata per divertire i nibbiacci che passano, i quali divoran coll'occhio ciò che non posson col becco. |
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